Comune di Gesualdo
Provincia di Avellino

Gesualdo accoglie i bambini Saharawi

Gesualdo ha accolto, in mattinata, i bambini Saharawi. I piccoli ambasciatori di pace, che ogni anno, da 20 anni, arrivano in Italia nell’ambito del progetto di accoglienza dell’associazione Vita di Ariano Irpino, sono stati accompagnati dai ragazzi della Pubblica assistenza della Città del Tricolle, dalla presidente del Rotary Community Corps di Grottaminarda Sonia Bruno e da Rocio Badillo, presidente dell’associazione Agorà di Gesualdo che da diverso tempo collabora con i volontari di Ariano Irpino.

I piccoli del popolo Saharawi hanno ascoltato con attenzione le parole del Sindaco di Gesualdo Edgardo Pesiri, tradotte dal loro accompagnatore. «Ho indossato la fascia ,in questo momento, in rispetto alla gioia che avete dato a me, all’Amministrazione e a tutta Gesualdo» ha detto il primo cittadino. «Per noi è una grande gioia avervi qui, perché voi siete ambasciatori di pace. Vivere in pace è la più grande ricchezza della terra» ha continuato il Sindaco Pesiri invitando i piccoli ospiti a non tenere in considerazione chi, per interessi personali, vuole la guerra. «Tutti voi cercate sempre di rappresentare e portare la pace nel mondo perché volere la pace significa rispettare gli altri». «Con questo saluto vi abbraccio» ha concluso il Sindaco, augurando ai bambini un futuro di serenità. Agli abbracci virtuali sono seguiti quelli veri e la consegna al Sindaco, da parte dei piccoli, di una cartolina in ricordo di una giovane saharawi di 23 anni uccisa il 19 luglio scorso dalle forze di occupazione del Marocco. «Vogliamo offrire orizzonti diversi che non siano di sabbia» ha commentato Sonia Bruno, riferendosi alla vita precaria nei campi profughi del popolo Saharawi, sempre più spinto nel deserto dell’Algeria da parte delle forze di occupazione marocchine.

Nel pomeriggio i piccoli sono stati portati a Torella dei Lombardi, nei pressi di un laghetto per vivere, insieme ad altri bambini italiani, una giornata in allegria e spensieratezza. Accanto ai giochi, nel tempo di permanenza in Italia, ai bambini vengono garantite cure sanitarie e un’alimentazione adeguata.