Dal 4 maggio inizierà una lenta ripartenza. Previste aperture sulle attività sportive e dal punto di vista lavorativo (eccetto per bar, ristoranti e centri estetici), mentre rimarranno forti limiti sugli spostamenti al di fuori del proprio comune:
- fino al 18 maggio sono confermate le misure di distanziamento, per questo saranno mantenute le “comprovate ragioni di spostamento” per muoversi all’interno della regione in cui ci si trova. Sarà permesso rientrare al proprio domicilio o residenza alle persone che erano rimaste bloccate all’inizio della quarantena;
- rispetto alle limitazioni agli spostamenti, un allentamento è previsto solo per consentire le visite ai familiari. Gli spostamenti, saranno possibili all’interno di una stessa regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti;
- confermate le misure sul distanziamento sociale e sulle limitazioni agli spostamenti, per cui resta anche l’autocertificazione (ne arriverà una nuova apposita per la Fase 2: a lavoro, salute, stato di necessità, si aggiungerà incontro coi congiunti);
- resta il divieto di spostamento tra regioni, tali spostamenti saranno consentiti solo per “motivi di salute, lavoro e urgenze” e per il rientro presso la propria abitazione (residenza, ndr).
Spostamenti nel proprio comune
Per quanto riguarda gli spostamenti all’interno del proprio Comune, le aperture sono state invece maggiori:
- possibilità di passeggiare anche lontano da casa, mantenendo le misure di distanziamento sociale;
- riaprono parchi, ville e giardini pubblici, le aree per bambini potranno avere ingressi contingentati;
- sì alle attività sportive, come ad esempio il jogging. Gli atleti professionisti dovranno allenarsi da soli. Allenamenti di squadra al via dal 18 maggio, ma mantenendo le distanze;
- per chi abita al lago o in montagna, saranno consentiti bagni e passeggiate. Massimo in due nelle attività motorie. Divieto di trasferirsi nelle seconde case